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Quaderno Building Envelope nov2006

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Two years after the previous publication Involucro e Costruzione, Tecnologie di rivestimento per le facciate Envelope and Construction. Cladding technologies for façades, fi scher is back on the scene with a new publication. This one does not seek to copy or update the previous edition. Rather, almost as a complement to it and to once again underscore the need for it, it seeks to present a fullspectrum view of the values underpinning “building well” and the principles that connect architecture to people. In our times, for builders and end users, these principles should rest on the cornerstones of design quality (the construction as a whole), safety (against underconsidered events such as earthquakes and fires), comfort (consideration for heat, moisture and insulation conditions). It might seem that two years after the earlier publication would be too little to think that these “hot topics” could have established themselves more and that these values could be perceived as absolutely essential, even more forcefully than before. The state of affairs shows us loud and clear that everyone, architects and others, is looking for a path that moves towards increasingly high quality in design performances. From a project’s start, this level of quality of supported by clients who understand the value of restoring a relationship to the environment and the close connection between aesthetics and quality. We could even say there is an aestheticsethics relationship. At fischer, aesthetics and ethics have always gone hand in hand in defining our approach, which can be summed up in one word: quality. This quality pertains to the entire world of constructions, from the client to builder, the architect to the end user. In other words, it is human beings, in the most basic sense, that are central to this basic relationship. Ethics and aesthetics are inherent to the term quality. This magnifying lens was used to try to choose and present the published projects. We start, significantly, with Il Piol, a mountain home commissioned by a man who was also the architect and final user. We chose it as an emblem, a manifesto of the philosophy and principles that inform our products and services. It is traditional in the wisdom of its form and modern in its design approach and the development of its building technology and the choice of insulation and fire and earthquake protection standards. The cases that follow it were chosen for the specific capacity that each individual project represents, for each project’s powerful ability to underscore very specific building themes. The technology of building that is presented and summarized in each project is uptodate in its technical and performance characteristics and ties directly to what Fischer has to offer those active in the construction industry. These subjects are as subtle as they are complex and current in the fullest sense of the word. They are addressed and presented less with the objective of teaching and more with that of encouraging reflection on the role that, as professionals and architects and as an industry, we would like to create for ourselves in coming years.

2 Prefazione Preface ing. M. Fioraso – Fischer Italia 4 La facciata ventilata tra normativa attuale e sviluppi futuri Ventilated façades current regulations and future developments 8 Il Piol. Il Buon Costruire: quando tradizione e innovazione si fondono The Piol. Good building Practice: when innovation espouses tradition In collaborazione con/in collaboration with arch. L. Parcianello – G. Parcianello – Studio d’Architettura 14 Il Concorde Hotel. La facciata ventilata diventa architettura Hotel Concorde. The ventilated façade becomes architecture In collaborazione con/in collaboration with ing. R. Unterweger – Gruppo Fischer 18 La sala del Parlamento della Baviera. L’involucro totale The Bavarian Parliament Chamber. Total cladding In collaborazione con/in collaboration with ing. R. Unterweger – Gruppo Fischer 20 L’attraversamento della Superstrada Rimini – San Marino. La sicurezza incontra l’estetica The overpass over the Rimini – San Marino Highway. Safety meets aesthetics In collaborazione con/in collaboration with ing. O. Manfroni – MEW Manfroni Engineering Workshop; arch. S. Casadei 26 Facciata ventilata e isolamento dell’edificio. Tra sostenibilità ambientale e riduzione dei costi Ventilated façades and insulation of buildings. Combining environmental sustainability and cost-cutting dott. M. Scotti – dott. L. Gaspari – BASF ITALIA 32 Facciata, fuoco e sicurezza in caso d’incendio Façades, fire and safety In collaborazione con/in collaboration with ing. M. Antonelli – PROMAT Spa 44 Neuer Wall 52. L’utilizzo intelligente del vetro Neuer Wall 52. The intelligent use of glass In collaborazione con/in collaboration with ing. R. Unterweger – Gruppo Fischer 48 Facciata e sicurezza in caso di sisma Façade and safet y in case of ear thquakes ing. M. Fioraso – Fischer Italia 52 La Banca Popolare del Materano. Un’operazione di restyling attenta alla sicurezza e al comfort Banca Popolare del Materano. A renovation project focused on safety and comfort In collaborazione con/in collaboration with arch. R. Lamacchia – Lamacchia Associati; ing. A. Di Giulio – Cogem SpA; dott. G. Maruggi – Banca Popolare del Materano 56 Il nuovo Orto Botanico dell’Università di Padova. Un’architettura per l’ambiente sostenibile The new Botanical Garden of the University of Padua Architecture for a sustainable environment In collaborazione con/in collaboration with arch. G. Strappazzon – VS.associati 62 Oltre il prodotto. A servizio del progettista Beyond the product. At the service of the designer Sommario Contents supplemento di area 89 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma, DCB Milano Progetto e realizzazione 2 Prefazione ing. Massimo Fioraso – Fischer Italia A distanza di due anni dalla precedente pubblicazione Involucro e Costruzione, Tecnologie di rivestimento per le facciate, fi scher torna protagonista con un nuovo testo. Una pubblicazione che non vuole essere copia o aggiornamento della precedente edizione, ma che, quasi a complemento del precedente e a sottolinearne ancora una volta la necessità, vuole presentare una visione trasversale, un compendio dei valori che sottendono al Buon Costruire, e dei principi che legano l’architettura all’uomo. Principi che, per l’uomo di oggi, costruttore o utente finale, dovrebbero poggiare sui cardini della Qualità del progetto, quindi sulla costruzione nella sua interezza, sulla Sicurezza, contro gli eventi più trascurati come sisma e fuoco, sul Benessere, inteso come rispetto delle condizioni termo igrometriche e di isolamento. Due anni di distanza dalla precedente pubblicazione sembrano troppo pochi per immaginare che i temi “caldi” allora presentati si siano consolidati, ma più forte di allora è la percezione di questi valori come una necessità irrinunciabile. A gran voce la realtà ci dimostra come tutti desiderino, progettisti e non, una strada che porti verso un sempre più elevato contenuto qualitativo nelle prestazioni progettuali. Una qualità che fin dall’inizio del progetto trovi il supporto di una committenza che sappia valorizzare un recupero nei confronti dell’ambiente e comprendere lo stretto legame fra estetica e qualità. Potremmo azzardare un confronto estetica-etica. Sempre presente a fischer, estetica-etica è un binomio che regolando il procedere aziendale, è riassunto nella parola Qualità. Qualità riferita all’intera filiera del mondo delle costruzioni, dal committente al costruttore, dal progettista sino all’utente finale. Cioè l’uomo, nella sua accezione più stretta e centrale in questo fondamentale rapporto. Nel termine Qualità si ritrovano etica ed estetica. Con questa lente di ingrandimento si è cercato di scegliere e presentare i progetti pubblicati. A partire significativamente da Il Piol casa di abitazione montana voluta da un uomo al contempo progettista, committente e utente finale, e scelto come icona, manifesto della filosofia e dei principi che animano questa nostra proposta. Antica nella saggezza della sua forma, moderna per l’approccio progettuale, per l’evoluzione della tecnica costruttiva e per la scelta dei requisiti di isolamento e protezione dal fuoco e dal sisma. Le case history che seguono sono state scelte per la specifica capacità che ogni singolo progetto è in grado di rappresentare, per l’intensità evocativa di enfatizzare, ciascuno, un ben preciso tema del costruire. Tecnologia dell’abitare che viene riassunta e proposta in ogni progetto, moderna e attuale nelle proprie caratteristiche tecniche e prestazionali e direttamente ricondotte a quanto l’azienda offre a chi opera nel mondo delle costruzioni. Temi delicati quanto complessi ma attuali nella loro accezione più completa, vengono trattati e presentati con lo scopo non di voler insegnare, ma di sensibilizzare alla riflessione sul ruolo che come professionisti/progettisti e come industria intendiamo ritagliarci per il prossimo futuro. 3 Two years after the previous publication Involucro e Costruzione, Tecnologie di rivestimento per le facciate [Envelope and Construction. Cladding technologies for façades], fi scher is back on the scene with a new publication. This one does not seek to copy or update the previous edition. Rather, almost as a complement to it and to once again underscore the need for it, it seeks to present a full-spectrum view of the values underpinning “building well” and the principles that connect architecture to people. In our times, for builders and end users, these principles should rest on the cornerstones of design quality (the construction as a whole), safety (against under-considered events such as earthquakes and fires), comfort (consideration for heat, moisture and insulation conditions). It might seem that two years after the earlier publication would be too little to think that these “hot topics” could have established themselves more and that these values could be perceived as absolutely essential, even more forcefully than before. The state of affairs shows us loud and clear that everyone, architects and others, is looking for a path that moves towards increasingly high quality in design performances. From a project’s start, this level of quality of supported by clients who understand the value of restoring a relationship to the environment and the close connection between aesthetics and quality. We could even say there is an aesthetics/ethics relationship. At fischer, aesthetics and ethics have always gone hand in hand in defining our approach, which can be summed up in one word: quality. This qualit y pertains to the entire world of constructions, from the client to builder, the architect to the end user. In other words, it is human beings, in the most basic sense, that are central to this basic relationship. Ethics and aesthetics are inherent to the term quality. This magnifying lens was used to try to choose and present the published projects. We start, significantly, with Il Piol, a mountain home commissioned by a man who was also the architect and final user. We chose it as an emblem, a manifesto of the philosophy and principles that inform our products and services. It is traditional in the wisdom of its form and modern in its design approach and the development of its building technology and the choice of insulation and fire and earthquake protection standards. The cases that follow it were chosen for the specific capacity that each individual project represents, for each project’s powerful ability to underscore very specific building themes. The technology of building that is presented and summarized in each project is up-to-date in its technical and performance characteristics and ties directly to what Fischer has to offer those active in the construction industry. These subjects are as subtle as they are complex and current in the fullest sense of the word. They are addressed and presented less with the objective of teaching and more with that of encouraging reflection on the role that, as professionals and architects and as an industry, we would like to create for ourselves in coming years. Preface ing. Massimo Fioraso – Fischer Italia 4 Si può affermare senz’altro che il termine involucro assume oggi una più vasta accezione: non solo “pelle” dell’edificio o mera struttura di rivestimento fatta di pietra o altro materiale, bensì parte della costruzione in una identità di prestazioni qualitative, non solo architettoniche ma soprattutto tecniche. L’innovazione della tecnica conduce la facciata ventilata verso traguardi insperati e il consenso che ne riceve dal mondo della progettazione è univoco e assai promettente. Si tratta quindi di coinvolgere ogni attore che costruisce e, idealmente, concentrarlo in un “semplice” involucro edilizio, elemento composto da molteplici forme di architettura, tecnica, filosofia, arte, fisica. È notoria e ampiamente utilizzata la tecnica di montaggio a secco di facciate ventilate, di facile manutenzione e adattabile ad ogni situazione progettuale. Metodo per il quale, ogni produttore al giorno d’oggi è in grado di offrire un sistema di ancoraggio meccanico valido e sicuro, in linea con le esigenze del mercato e della progettazione. La corretta applicazione e gestione della tecnica a livello normativo è sempre regolata dalla norma UNI 7959 dal titolo “Edilizia. Pareti perimetrali verticali. Analisi dei requisiti” che definisce le caratteristiche che deve avere una parete perimetrale e tratta nella sua interezza il sistema involucro. È ancora oggi il necessario riferimento per stilare capitolati prestazionali, capitolati speciali d’appalto e certificazioni dei controlli di qualità. Rispetto ai sistemi di ancoraggio è però limitata, in quanto fornisce solo delle indicazioni generali sulla loro capacità di sopportare i carichi di progetto. In aiuto, arriva la UNI 11018 “Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico. Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione. Rivestimenti lapidei e ceramici.” l’unica norma specifica ed esauriente in materia, relativa solo ai rivestimenti lapidei e ceramici. Sinteticamente, la norma indirizza i procedimenti per un utile e logico impiego delle facciate ventilate realizzate con montaggio a secco. I rivestimenti devono essere progettati con componenti specifici per facciate caratterizzate da: rivestimento compreso fra 0,5 cm e 5 cm, peso superiore a 10 kg/mq e inferiore a 100 kg/mq. L’intercapedine per il passaggio del flusso d’aria deve avere uno spessore da 2 a 20 cm; lo strato isolante, nei vari materiali offerti dal mercato, uno spessore di misura variabile che viene applicato “a cappotto”. Tutta la stratigrafia è installata a secco con sistema a montaggio meccanico. La norma è rigorosa nell’elencare i sistemi di fissaggio e prevede: profili metallici dalle diverse sezioni, montanti e traversi della sottostruttura; staffe; tasselli chimici e a espansione per l’ancoraggio dei profili alla muratura portante, viteria e bulloneria. La sottostruttura metallica è necessaria per rendere indipendente l’ancoraggio delle lastre dalla muratura e per distribuire il carico: esistono sottostrutture sia in alluminio che in acciaio, compatibili con i diversi tipi di rivestimento. Gli acciai utilizzati devono essere rigorosamente inossidabili secondo le caratteristiche tecniche specificate nella norma UNI EN 10088. Alla norma UNI 8634 devono appartenere invece le leghe di alluminio utilizzate a scopo strutturale per le componenti del sistema di ancoraggio. I profili hanno la funzione La facciata ventilata tra normativa attuale e sviluppi futuri 5 There is no doubt that, nowadays, the term “cladding” has taken on a much more widespread meaning: no longer simply the “skin” or covering of a building consisting of stone or another material, but part of the construction itself with a separate identity in terms of architectural but, above all, technical performance. Precisely because of in-depth technological innovation, ventilated façades have earned increasing recognition in the world of architecture. It is, therefore, a question of involving each player in the sector and, ideally, concentrating their skills in the construction of a “simple” cladding, an element consisting of multiple forms of architecture, technology, philosophy, art and physics. The dry assembly technique of ventilated façades is currently very popular on account of requiring little maintenance and being suitable for a wide variety of design projects. Thanks to this method, nowadays, each manufacturer is capable of offering a mechanically valid, safe anchorage system, in line with market and design requirements. The correct application and management of construction techniques from a legislative point of view is regulated by the UNI 7959 standard entitled “Edilizia. Pareti perimetrali verticali. Analisi dei requisiti” (“Building- Vertical external walls. Analysis of requisites”), which defines the characteristics that an outer wall should have and deals with the cladding system as a whole. It is, still, today, a necessary reference for the drafting of specifications related to performance as well as for special tender specifications and quality control certification. However, as regards anchorage systems, it is still somewhat limited in that it only provides general indications regarding their ability to support project loads. However, those active in the sector can now refer to UNI 11018, “Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico. Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione. Rivestimenti lapidei e ceramici” (“Cladding and anchorage systems for mechanically assembled ventilated façades. Instructions for design, construction and maintenance. Stone and ceramic cladding”). In short, the regulation provides the necessary indications for a simple, logical use of ventilated façades using the dry assembly method. The cladding must be designed using specific components for façades characterized by: a cladding included between 0.5 cm and 5 cm, weighing more than 10 kg/sq.m and less than 100 kg/sq.m. The air gap for the flow of air must have a thickness ranging from 2 to 20 cm. The insulating layer, in the various materials offered by the market, a variable thickness that is applied like a “coating”. All the layers of facing are installed according to the dry, mechanical assembly procedure. The regulations offers rigorous specifications regarding anchorage elements and foresees: metal profiles with various sections, uprights and girders of the sub-structure; clamps and screw anchors for anchorage of the profiles to the load-bearing structure and bolts and screws. A metal steel load-bearing structure is anchored to the building wall with brackets and anchoring elements and enables the assembly of independent layers and load distribution: both aluminium and steel substructures, compatible with various types of cladding, are available. Only stainless steel must be used in accordance with the technical characteristics specified in the UNI EN fischer Structure Easy. Installazione di copertura ventilata in ardesia fi scher Structure Easy. Installation of slate ventilated roof Ventilated façades current regulations and future developments 6 di montanti o traversi e sono generalmente realizzati in acciaio inossidabile e zincato e in alluminio, estruso o trafilato, con spessori diversi. Per garantire l’aggancio dei pannelli alla sottostruttura portante è necessaria una serie di staffe e piastre aventi la funzione di distanziare, regolare la planarità e sostenere i pannelli. Viteria, bulloneria e tasselli hanno una duplice funzione: fissare al supporto murario staffe, montanti, traversi, in base al sistema utilizzato e collegare i diversi componenti del sistema di ancoraggio. Per ogni facciata deve essere effettuato un apposito calcolo della struttura. La norma riporta anche le deformazioni massime ammesse per montanti e traversi che devono essere garantite in funzione della lunghezza del profilato, del materiale metallico di cui è costituito e delle condizioni di esercizio previste. Il controllo può essere fatto con la creazione di fissaggi “fissi” e altri di sola trattenuta, nei quali sia possibile lo scorrimento relativo con il supporto edilizio retrostante. La norma UNI 11018 fornisce per progettisti e installatori dati utili per la progettazione dei punti di ancoraggio dei pannelli come i carichi a rottura e i punti di fissaggio. Un capitolato a sé stante è dedicato ai fissaggi dei pannelli. La nuova generazione di certificazioni sulle prestazioni dei fissaggi si orienta verso la considerazione delle proprietà caratteristiche in rapporto ai materiali. La nuova certificazione è stata elaborata sin dal 2003. Per la certificazione dell’ancoraggio per sottosquadro fischer FZP, l’azienda ha caldeggiato un nuovo tipo di certificazione sottoponendolo al DBIt, Istituto Tedesco per la Tecnologia delle Costruzioni. Il risultato è la sostituzione dei tradizionali metodi con una procedura di calcolo moderna. Si tratta di una procedura che tiene conto dei carichi caratteristici a rottura dei vari materiali, come anche dei carichi effettivamente presenti e delle dimensioni delle lastre di facciata e delle lastre di appoggio laterale, basandosi sul principio di sfruttare in modo ottimale i carichi massimi dei singoli materiali. Questi dati e considerazioni sono di importanza fondamentale per una corretta progettazione di una facciata ventilata, soprattutto nell’individuazione di un appropriato schema strutturale e del relativo calcolo di massima. Conseguenza diretta è l’impiego di materiali appropriati e certificati così da assicurare la tenuta e la fattibilità dell’opera. La facciata ventilata tra normativa attuale e sviluppi futuri Prospetti e Sezioni di progetto. Il Piol Project elevations and sections. Il Piol 7 10088 regulations whilst the aluminium alloys used for structural purposes for the components of the anchorage system must conform with the UNI 8634 regulation. The profiles have the function of uprights or girders and are generally made from stainless, galvanized steel or extruded, drawn aluminium, of various thicknesses. In order to guarantee anchorage of the panels to the steel load-bearing structure, a series of rod and plates should be used whose function it is to ensure spacing, regulate planarity and support the panels. Depending on the system used, screws, bolts and anchor screws have the dual function of fixing rods, uprights and girders to the wall support and connecting the various components of the anchorage system. A suitable structural calculation should be performed for each façade. The regulation also specifies maximum admissible deformations for uprights and girders which must also be guaranteed in accordance with the length of the structural steel, the metallic material from which it is made and by the operating conditions foreseen. This can be checked by the implementation of “fixed” clamps and other free-standing ones to ensure the necessary sliding with the building support lying behind. The UNI 11018 regulation provides designers and installers with useful data for the design of the anchorage points of panels such as tensile stress and anchorage points. A separate chapter is dedicated to the anchorage of panels. The new generation of certifications related to anchorage performance is oriented towards the consideration of characteristic properties in relation to materials. The new certification was issued at the beginning of 2003. As regards certification of the anchorage for a fischer FZP undercut, the company recommended a new type of certification subjecting it to DBIt , the German Institute for Construction Technology. The result was replacement of traditional methods with a modern calculation procedure. This is a procedure that keeps account of the ultimate tensile strength of various materials as well as of the actual loads present and of the dimensions of the façade slabs and the lateral bearing slabs, based on the principal of exploiting the maximum loads of individual materials to the full. This data is of fundamental importance for the accurate design of a ventilated façade, above all in terms of identifying an appropriate structural design and the related calculation. A direct consequence is the use of appropriate, certified materials in order to guarantee solidity and ensure project feasibility. Studio dell’applicazione dei materiali di rivestimento Study of application of cladding materials 8 Il Piol. Il Buon Costruire: quando tradizione e innovazione si fondono In collaborazione con arch. L. Parcianello – G. Parcianello – Studio d’Architettura Il Piol rappresenta per tutti coloro che l’hanno vissuto un’icona del Buon Costruire, un manifesto dell’architettura di qualità resa concreta in una piccola costruzione. A dimostrazione che le dimensioni sono del tutto indipendenti e che il buon operare è senza dubbio risultato della volontà di un team che, dal committente al progettista, dall’esecutore al produttore, persegue un comune obiettivo. Non una procedura teorica, prettamente filosofico - deontologica, ma il risultato di un team che si è dimostrato in grado di perseguire la propria idea. La qualità si è dimostrata l’unica alternativa al prezzo, l’asse portante di un approccio che tutti gli attori della filiera costruttiva, a partire dai desideri della committenza, hanno rigorosamente rispettato. Il risultato è un edificio perfetto per sostenibilità, innovazione, sicurez za. Il Piol rappresenta l’evoluzione dei caratteri formali e tipologici dell’edilizia storica locale: la regolarità e la proporzione della pianta, la pendenza molto accentuata delle coperture, l’assenza degli sporti, il tetto e le murature d’ambito in pietra faccia a vista, le parti in legno dei terrazzi, dei solai e del tetto, due piani fuori terra e un’altissima soffitta. Il colore contribuisce all’integrazione nell’ambiente, dal momento che è stata adoperata per il rivestimento una tinta ocra naturale che richiama le sfumature della terra. Anche il nome evoca la tradizione. I “Piol” erano infatti i ballatoi su cui si affacciavano i locali principali delle costruzioni montane, che fungevano da collegamento coperto fra i vari piani ed erano utili per mettere ad essiccare i prodotti agricoli. L’impostazione progettuale Dettaglio di copertura – Connessione rivestimento – superficie vetrata Detail of roof – Cladding connection – Glazed surface 9 For all those who have seen it, the Piol represent an icon of Good Building Practice, a manifesto of high quality architecture that has become a concrete reality in a small building. Proof that its dimensions are completely independent and that working well is without a doubt the result of the commitment of a team which, from the customer to the project designer, from the planner to the producer, pursues a common objective. Not a theoretical procedure, purely philosophical-ethical, but the result of a team that has shown itself capable of following its own idea. Quality has proven to be the only alternative to price, the main axis in an approach that everyone involved in the construction field, starting from the desires of the customer, have rigorously respected. The result is a perfect building as far as durability, innovation and safet y are concerned. The Piol represents the evolution of the formal characters and typologies of historic local building: the regularity and proportions of the plan, the sharp slope of the coverings, the absence of supports, the roof and quarry-face masonry, the wooden parts of the terraces, the lofts and the roof, two floors above ground, with a very high ceiling. The colour also contributes to integration into the environment – a natural ochre shade, reminiscent of the various shades of the earth, was used for the coating. Even the name evokes tradition. In fact, the “Piol” were the galleries onto which the main rooms in mountain constructions faced, serving as a covered connection between the various floors and particularly useful for storing and drying agricultural products. The design layout recalls to these characteristics: the regular floor plan, the wall parameters and stone covering, the sharp slope of the roof pitch. The building is identifiable with a type of central main pavilion body with covering in multi-coloured slate raised from the ground by a transparent ribbon. The floor plan has been modified accordingly to historic typologies. The stairs and galleries connect Il Piol – Farra D’Alpago (BL) Il Piol – Farra D’Alpago (BL) The Piol. Good building Practice: when innovation espouses tradition In collaboration with arch. L. Parcianello – G. Parcianello – Studio d’Architettura [...]... the most efficient buildings - in Class A - must be less than 30 kWh/sq.m /year while Act of Law 10/91 called for consumption between 70 and 100 kWh/ sq.m./year At the present time, over 90% of Italian buildings have consumption levels between 200 and 300 kWh/sq.m/year In Italy, as in many other European countries, energy certification of the shells of buildings is 27 certification of buildings called... differentiating the building dei materiali in the complexity of the market, as a parameter of communion between the customer, the designer and the a cambio di fase certifier from the very beginning of the building process This type of design must accompany the building up Behaviour of phase to the certification stage as an added value and as an incentive for total quality of the building, not only of... manages the Grand Hotel Esplanade The building also houses offices, apartments, the wax museum and an underground garage When designing this 7 storey building, both the client and the designer managed to reflect the high standards of the chain by placing particular emphasis on its architectural aspect and décor In terms of town planning space, the volume of this new building completes the area created... (heating, cooling, ventilation, hot water, lighting) and in terms of the various different building typologies of performance certification is required (both for new buildings and for renovations) The directive stresses certification as an extremely important element of improvement that amplifies the energy quality of a building The direct consequence is that Member States are under the obligation to incorporate... the existing building and its outer cladding Natural ventilation is active inside these air spaces Thanks to this construction system, considerable benefits are ensured in terms of insulation and of energy efficiency, removing heat and moisture These benefits are particularly obvious in high buildings, that are particularly exposed In summer, ventilated walls can reduce the heat load on the building thanks... real-estate complex: its façade follows the alignment of the road and the structure descends in a graduated manner to reach, at the extremity of the building, the same height as the other eaves in Berlin Delineated in volumetric contours, its façade epitomizes the building to a point where it actually embodies the architecture Even its windows seem to disappear in order to give better visibility to eaves... natural stone slabs could be laid in a week despite the restricted operating areas of the building site After testing resistance to traction and bending, the load aspect and stability of the construction solution the IFBT institute of Leipzig confirmed conformity of the anchorage system The shape and height of the building (over 60 metres) called for a technical survey on the wind load, considering a... Anche un’azione incompleta dal punto di vista tecnico come quella di certificare solo Ventilated façades and insulation of buildings Combining environmental sustainability and Cost-cutting In collaboration with dott M Scotti – dott L Gaspari – BASF ITALIA Use of energy, sustainable building, energy-saving and money-saving: these issues have lately become very fischer Thermax – fischer recurrent in technical... fischer FIF-A buildings in which all the construction and technological components are designed for excellence in energy consumption and environment-friendliness Each of them contributes in its own way towards informing and towards producing directives, materials and components with standards that comply strictly with the energy performance of constructions both in terms of consumption by the building (heating,... design community In the case of modern buildings, the response to safety issues in the field of ventilated façades are a particularly interesting example of prevention, in which it is necessary to use a performance-oriented approach, in the absence of exhaustive regulations There is a fire risk for ventilated façades, too, and since they are a delicate part of the building, a correct and integrated analytical

Ngày đăng: 11/06/2015, 23:44

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